Avrebbero dovuto incontrare oggi in carcere di Verona Filippo Turetta, ma i genitori hanno rinunciato alla visita.
E’ stato l’avvocato Giovanni Caruso ad avvertire la direzione: i genitori di Filippo Turetta non si presenteranno oggi. Il giovane, arrestato per l’omicidio dell’ex fidanzata Giulia Cecchettin, si trova nel carcere di Verona da sabato 25 novembre. La sua famiglia non è ancora pronta ad incontrarlo.
Slitta l’incontro tra Filippo Turetta e i genitori
A poche ore dalla sua detenzione in Italia, Filippo Turetta si è mostrato particolarmente vulnerabile, chiedendo di vedere i suoi genitori. La coppia, Nicola ed Elisabetta, è stata infatti autorizzata dagli inquirenti a far visita a loro figlio: proposta che, a quanto pare, non sono riusciti ad accettare.
La tragedia non ha scosso solo la famiglia di Giulia Cecchettin, che ha perso terribilmente una figlia, ma anche quella del 22enne gravemente indiziato dell’omicidio. Un dolore che non passerà, e che ha cambiato per sempre le loro vite.
I genitori di Filippo hanno bisogno di altro tempo per prepararsi a vedere di nuovo loro figlio. Lo stesso farà il giovane, che continuerà ad incontrare gli psicologi in prigione nell’attesa che avvenga davvero l’incontro con la famiglia, ormai slittato.
Famiglia Cecchettin: “Prima parli con i nostri periti!”
Sono invece i genitori di Giulia Cecchettin che, apprese le ultime novità, hanno reagito con rabbia nei confronti dell’omicida della loro bambina. Dopo il primo interrogatorio infatti, Filippo Turetta ha solo ammesso di aver ammazzato Giulia, in lacrime, come aveva già fatto con la polizia tedesca.
Nessun’altra dichiarazione da parte del 22enne, che sembra tentare di tentare una linea difensiva legata ad un “raptus”. E’ possibile che il legale Giovanni Caruso voglia spingere verso il “vizio di mente” del ragazzo.
Ma la famiglia Cecchettin non ci sta, ed esprime tutti i propri timori a riguardo: “Se Filippo Turetta vuole farsi passare per pazzo prima dovrà incontrare anche i nostri periti“, chiosano al Corriere della Sera. Nessuno, infatti, crede che l’ex fidanzato di Giulia sia stato colpito da un raptus.
Tuttavia, è improbabile che una perizia psichiatrica possa essere accettata in questa fase un’istanza della difesa per valutare se Turetta fosse capace, anche parzialmente, di intendere e volere al momento dei fatti.